La Via Francigena in Valnerina |
La via francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea, era insieme al pellegrinaggio in Terra Santa e al cammino di Santiago di Compostela uno dei percorsi di pellegrinaggio più signiicativi del mondo cristiano, e costituiva una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale.
A partire dal XIII secolo, dopo la morte di San Francesco e la sua beatificazione, molti pellegrini sulle orme del Santo, deviavano dall’antico percorso per visitare Assisi e i luoghi santi francescani.
Nasce così il tratto umbro come variante alternativa (diverticolo) alla Via francigena vera e propria che prese anch’essa anticamente il nome di Via Romea o Francesca.
A partire dal 1994 la Via francigena e’ stata dichiarata “Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa” assumendo, alla pari del cammino di Santiago di Compostela, una dignità sovranazionale.
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Il Convento di S. Francesco di Casteldilago |
Il convento di San Francesco, documentato per la prima volta nel 1291, si presenta nelle forme assunte tra il XIV e il XVII secolo. Il convento ha origine da una prima comunità di francescani che s’insedia nella Valnerina e precisamente ad Arrone, dopo la predicazione di Francesco a Narni, a Terni e nel Ternano.
Il convento si collocava in posizione strategica per chi, provenendo da Spoleto, voleva raggiungere i luoghi santi del francescanesimo (Poggio Bustone, la Foresta, Fonte Colombo e Greccio) e viceversa per chi, proveniente dalla valle Santa Reatina, voleva proseguire per la valle Spoletana e Assisi.
Era sicuramente questa una delle vie percorse da San Francesco per raggiungere la Sabina in alternativa al tracciato centrato su Terni e Narni, e il convento fu sicuramente una delle tappe di chi(frati e/o fedeli) seguendo le “orme” del santo nei secoli successivi compivano i pellegrinaggi nei luoghi santi del francescanesimo.
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